Frequently Asked Questions

Qual è la differenza tra il neurologo, lo psichiatra, lo psicologo, lo psicoterapeuta e lo psicoanalista?

La differenza principale tra queste figure sta nel percorso formativo. I neurologi e gli psichiatri provengono da una formazione di tipo medico, gli psicologi invece di tipo psicologico. Nella pratica della psicoterapia i percorsi tuttavia si incrociano, infatti l’attività psicoterapeutica e la formazione in psicoterapia è aperta a medici e psicologi. Anche gli psicoanalisti possono appartenere ad entrambe le categorie e l’appellativo di psicoanalista indica unicamente un particolare orientamento scientifico. Data la confluenza nello specifico ambito dell’attività psicoterapeutica le differenze tendono a sfumare.

È vero che la psicoterapia crea dipendenza?

Non più di qualunque altra relazione che abbia un significato, ed è comunque una esperienza a termine, dato che il suo scopo, in generale, è promuovere l’autonomia della persona.

È vero che la psicoterapia è particolarmente lunga e costosa?

Una terapia dovrebbe sempre durare quanto serve, non di meno non di più. Tuttavia la metodologia adottata dal terapeuta comporta tempi differenti in generale. Le terapie cosiddette esplorative, che mirano cioè alla conoscenza di sé e del proprio funzionamento mentale, tendono ovviamente ad essere più lunghe, spesso nell’ordine di qualche anno. D’altra parte è utile osservare che la ricerca in psicoterapia indica una correlazione positiva tra durata del trattamento e stabilità dei risultati. Inoltre un anno di terapia equivale in termini temporali a una settimana di lavoro (per una terapia a frequenza settimanale). Se paragoniamo questi tempi con modalità di funzionamento che si sono strutturate in molti anni di vita è facile comprendere come tutte le terapie in definitiva siano brevi. I costi sono variabili: va da sé che una maggiore durata comporta un maggior costo in termini assoluti, ma se si tiene conto dei costi di formazione e di aggiornamento, nonché di tutto ciò che serve allo svolgimento della professione, è possibile affermare che in genere le psicoterapie sono mediamente piuttosto economiche.

Quali disturbi o problemi possono essere affrontati con la psicoterapia?

La psicoterapia cura attraverso la conoscenza di sé, dei propri processi mentali e la promozione di esperienze utili al cambiamento. In sostanza modificando il sistema delle attribuzioni di significato. Data questa sua natura, la psicoterapia può essere indicata sempre, sia nella promozione della salute che nella cura dei problemi psicopatologici, purché si adottino misure specifiche ed adeguate ad ogni singolo caso. Diversamente, non essendo rispettate tali condizioni, un trattamento psicoterapeutico, come qualunque altro trattamento, può essere controindicato.

È vero che la psicoterapia scava nel profondo di una persona e può generare instabilità?

‘Profondo’ è una parola suggestiva e misteriosa, magari vagamente ansiogena. Parte del fascino che viene attribuito all’analista, in quanto considerato qualcuno che sa qualcosa al riguardo, proviene probabilmente da questo genere di suggestioni. Tuttavia la profondità della mente può essere vista come la capacità di organizzare la nostra esperienza senza che ce ne accorgiamo, in background per così dire, in modo da lasciarci liberi di occuparci dei problemi quotidiani. La nostra vita mentale è largamente inconsapevole proprio per automatizzare le operazioni e rendere disponibili più risorse attentive possibile per i compiti a cui di volta in volta ci rivolgiamo. Un esempio di ciò può essere l’andare in bicicletta. Se avete imparato ad andare in bicicletta vi ricorderete di certo i numerosi tentativi e le cadute, l’instabilità dell’equilibrio e finalmente la padronanza, fino ad andare senza mani… Oggi potete passeggiare in bicicletta fischiettando, liberi, guardandovi intorno e senza più nemmeno minimamente pensare a come muovere le gambe o trattenere il manubrio. Tutto si è reso automatico e non ci pensate più, ma se, nell’imparare ad andare in bici, c’è un momento in cui l’attenzione si volge ad ogni singolo dettaglio del movimento, diversamente ci sono cose che apprendiamo senza nemmeno accorgercene, come nel caso del senso di noi stessi che apprendiamo nei primi mesi di vita attraverso il contatto con la madre: si tratta di qualcosa di cui non siamo consapevoli ma che si deposita profondamente nella memoria implicita e nel modo in cui ci viviamo, specialmente dal punto di vista corporeo. Quello che sto cercando di spiegare attraverso queste illustrazioni è che esistono diversi tipi di ‘profondità’ e che tali profondità sono comprensibili e affrontabili.
La psicoterapia interviene su questi processi in molti modi, allo scopo di accompagnare le persone nel raggiungimento di una migliore stabilità rispetto a quella già ottenuta spontaneamente, ma evidentemente non ottimale, dal momento che si richiede di cambiarla. Tuttavia è paradossale chiedere stabilità accingendosi ad un cambiamento. In realtà il significato implicito della domanda in oggetto attiene spesso ad un bisogno di sicurezza. La psicoterapia sicuramente offre strumenti appropriati per accompagnare la persona nel cambiamento e nel raggiungimento di un miglior equilibrio, ma è bene sapere che non protegge dagli effetti del cambiamento: se ad esempio nel corso di una psicoterapia una persona comincerà a liberarsi delle proprie inibizioni, della propria tendenza alla passività e alla compiacenza, quella stessa persona attraverserà probabilmente un periodo in cui sfiderà la propria paura del conflitto e del giudizio nei rapporti interpersonali. Questo periodo potrà essere percepito ansiosamente come instabilità e addirittura come peggioramento da parte di coloro a cui la passività e la compiacenza piacevano. Tuttavia, con l’andare del tempo, i timori scompariranno e la persona potrà sperimentare un nuovo e maggiormente salutare equilibrio in se stessa e con gli altri.

Come si diventa psicoterapeuti?

L’attività psicoterapeutica è subordinata alla frequenza di una scuola di specializzazione post universitaria della durata minima di quattro anni. Tuttavia questo significa “acquisire titoli”, mentre “diventare psicoterapeuti” non è qualcosa che possa dipendere unicamente da un percorso formativo, poiché l’azione terapeutica riguarda l’impegno della persona nella sua interezza, di cui la formazione è solo una parte.

È vero che un'analisi non si può fare oltre una certa età?

L’analisi si può fare a qualunque età poiché i processi conoscitivi non sono dipendenti dall’età. In età avanzata una terapia potrà avere una durata più lunga data la maggiore sedimentazione di esperienze di vita, tuttavia questo tipo di asserzione ha carattere generico perché in realtà non è possibile predire con certezza i tempi di un cambiamento che dipende dalla singolarità della persona invece che da meccanismi, per così dire, ‘meccanici’.

Quando è controindicata una psicoterapia?

La psicoterapia risulta controindicata quando non adotti misure e tecniche non conformi alle necessità della paziente.

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