Tipi di intervento in psicoterapia

La psicoterapia è un tipo di ricerca/lavoro su di sé orientato al cambiamento. Consiste in uno sforzo attivo, condotto con l’aiuto di un professionista, che richiede il coinvolgimento personale e ricompensa con il sollievo dai sintomi, una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie relazioni, una maggiore capacità di rimanere sereni anche nei momenti difficili che la vita inevitabilmente riserva.

Terapia Individuale

La terapia individuale richiede la copresenza di due persone. Può sembrare un’ovvietà ma non lo è: la terapia individuale è l’impresa di due persone che lavorano insieme per prendere coscienza del modo di percepire/pensare/sentire/reagire del cliente e usare questa conoscenza per stabilire obiettivi di lavoro. Fare questo significa lasciar emergere tre dimensioni dell’esperienza personale: il “qui ed ora”, il “là ed ora” ed il “là ed allora”. La riflessione congiunta sul “sentire” attraverso queste tre dimensioni permette di capire quale possa essere il focus terapeutico.

 La nostra vita mentale è comprensibile come elaborazione ed esito delle nostre esperienze di vita. Preso ciò come base di partenza, tali esperienze possono essere suddivise in tre aree.

La prima e più immediata è il “qui ed ora”, durante l’incontro col terapeuta, e concerne ciò che accade nella relazione con lui/lei. Si tratta di un momento particolarmente significativo, vivido, in cui è possibile cogliere il “sentire”, per così dire, in presa diretta. Se quello che accade col terapeuta può essere considerato un esempio delle modalità del cliente di processare le proprie esperienze (e si presume che lo sia), allora la sessione di terapia è un’occasione importante per cogliere tali processi “in vivo” ed affrontarli, per così dire, “da dentro”. Tale circostanza risulta spesso particolarmente utile per promuovere il cambiamento.

Il “là ed ora” si riferisce alle esperienze presenti del paziente fuori dalla stanza di terapia, ciò che accade nella vita attuale. Osservare questo aspetto della vita permette di cogliere che cosa, nella vita attuale, sta sollecitando la persona e come questa stia cercando di affrontare tale momento attraverso gli schemi e le risorse psichiche di cui dispone. Di fatto la richiesta di terapia avviene frequentemente nei momenti di scompenso: momenti in cui le sollecitazioni della vita mettono a dura prova risorse e schemi, per cui il sintomo rappresenta un modo estremo di fronteggiare circostanze molto difficili dal punto di vista soggettivo.

Il “là ed allora” si riferisce alle esperienze di vita che nel passato hanno contribuito a formare la persona e i modi di elaborare la propria esperienza. Alcune dimensioni fondamentali di queste modalità si possono cogliere proprio attraverso la ricostruzione delle cosiddette relazioni primarie (cioè in primis la famiglia e tutte le figure affettivamente importanti nell’età dello sviluppo) che influenzano largamente il modo attraverso il quale le persone fronteggiano (per esempio) lo stress, vivono le problematiche relazionali o regolano l’autostima

La psicoterapia parte dal presupposto che i sintomi abbiano un senso e che tale senso vada ricercato nel modo in cui le persone danno significato all’esperienza, anche al di là di ciò che la persona è consapevole di fare. Ciascuno di noi ha dei filtri mentali che ci portano a vedere gli altri e noi stessi in certi modi, per esempio a volte un certo filtro può farci pensare che gli altri ci vogliono attaccare oppure che siamo inadeguati o che ci ammaleremo (ipocondria). Sono questi filtri o deformazioni con cui analizziamo la realtà che la psicoterapia vuole cambiare. Ecco perché quanto detto serve: ha lo scopo di chiarire le ragioni della sofferenza e indicare come e cosa cambiare.

Terapia di coppia

Molto spesso alla terapia di coppia si giunge quando forti sono i sentimenti di delusione, rabbia e vergogna, quando il senso di disperazione e la sfiducia che qualcosa possa cambiare sono grandi. Come per la terapia individuale, ma con una complessità maggiore, è fondamentale che i partner sentano di trovarsi in un luogo sicuro ed accogliente in cui entrambi possano sentirsi compresi.

Solo dopo che si è stabilito questo tipo di clima il lavoro procede vedendo come le persone stiano insieme, quali bisogni individuali trovino soddisfazione nella coppia, quali modalità di relazione/comunicazione si sviluppino, quanto i membri comprendano la mente, il sentire dell’altro e le rispettive necessità psicologiche al fine di scambiare aspetti significativi riguardo al benessere emotivo di ciascuno. Ciò è importante perchè quando qualcuno di questi elementi entra in crisi anche la coppia entra in crisi. La terapia è un modo di affrontare tale crisi e di superarla, in accordo alla consapevolezza di sé e del funzionamento della coppia che i due partner raggiungeranno in relazione al processo terapeutico.

Terapia dell’infanzia e dell’adolescenza

Ciascuno di noi, in quanto genitore, vorrebbe essere perfetto per i propri figli. Purtroppo è fin troppo ovvio osservare che la perfezione non esiste ed è tanto più difficile, ed emotivamente costoso, prenderne atto, quanto più intenso è il desidero di operare bene. Il timore sempre presente nei genitori è quello di avere sbagliato e di essere colpevoli. Essere genitori e chiedere aiuto perciò è un gesto di enorme valore, perché richiede di essere disposti ad un sacrificio dell’amor proprio che forse solo per i figli siamo capaci di fare. In psicoterapia tuttavia non ci sono colpevoli, ci sono persone che hanno risorse positive e limiti, persone che entrano in relazione tra loro e danno vita a processi, modi di vivere e relazionarsi caratteristici.

E’ proprio grazie alle relazioni che la mente apprende a funzionare per tutto il corso della vita e ciò è particolarmente vero nell’età della formazione, in cui il cervello stesso completa la sua strutturazione (25 anni circa). Aiutare psicologicamente un bambino o un adolescente significa avere cura delle relazioni che si stabiliscono nel suo ambiente di vita, in primis la famiglia, che è la risorsa primaria e fondamentale per lo sviluppo del bambino. In terapia pertanto i genitori insieme al professionista creano nuovi mezzi per la cura dei figli, in un clima di alleanza e collaborazione. Nel corso degli incontri, attraverso riflessioni comuni e incontri col bambino/a o adolescente, i genitori ed il terapeuta sviluppano una comprensione dei processi che generano le manifestazioni problematiche/sintomi al fine di modificarli.

I Gruppi di lavoro sulle relazioni interpersonali

Senza volerlo, senza pensarlo chiaramente, spesso consideriamo l’età adulta come l’età della maturità, l’età in cui la personalità è stabilita ed i compiti fondamentali dello sviluppo sono stati svolti, mentre il procedere della quotidianità porta la nostra attenzione sul lavoro, sugli obiettivi pratici ed in genere su una routine molto impegnativa che lascia poco tempo al contatto consapevole con se stessi e con le persone che ci stanno a cuore. Eppure spesso, malgrado i nostri impegni, siamo costretti a ripensare a qualcosa che abbiamo detto o fatto: quante volte i nostri pensieri tornano a come ci siamo sentiti quella volta o a quanto non vorremmo più reagire in quel modo? La crescita, lo sviluppo continuano lungo tutto il corso della vita e con essa ci seguono alcuni temi importanti, alcuni aspetti di noi stessi che vorremmo/dovremmo cambiare.

I gruppi di lavoro mettono a fuoco temi fondamentali su cui lavorare come adulti, per continuare a crescere e vivere con maggior consapevolezza e padronanza dei propri sentimenti. Nel gruppo è possibile mettere a fuoco le forme attraverso cui i partecipanti rappresentano la loro esperienza di relazione, attraverso quali schemi e modalità, con quali emozioni e sentimenti, avendo contemporaneamente la possibilità di vedere come gli altri, ciascun partecipante, dia significato agli eventi secondo propri riferimenti e modalità. Questo tipo di lavoro, diretto fondamentalmente a sviluppare sempre più raffinate ed articolate “teorie della mente” (cioè consapevolezza del mondo interno di sé e degli altri nelle varie circostanze) dà la possibilità di migliorare radicalmente le proprie relazioni interpersonali ed il contatto con se stessi.

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